Oggi è Losar, il Capodanno Tibetano!

In Tibet e dovunque vivano etnie che seguono il Buddismo Tibetano la tradizione vuole che ci si prepari a Losar negli ultimi due giorni dell’anno precedente, chiamati Gutor. Nel primo dei due giorni vengono pulite le case, in particolar modo la cucina, dove si preparano poi piatti speciali per il capodanno, quali una zuppa con gnocchi chiamati Ghthuk, polpette di pastella contenenti nove diversi ingredienti ognuno dei quali è legato a un carattere delle persone, e così via. Nella notte si svolgono cerimonie durante le quali vengono accese torce e usati petardi per scacciare gli spiriti maligni. Il secondo giorno di Gutor, ultimo giorno dell’anno vecchio, si puliscono i monasteri e i monaci celebrano la Puja, cerimonia religiosa, alle divinità protettrici, preparandosi alle celebrazioni del Losar.

Ed eccoci alla notte che precede il primo giorno del Nuovo Anno. Le persone si alzano presto, si lavano, si vestono con abiti nuovi, e la famiglia si riunisce attorno all’altare che ogni casa ha per pregare e fare offerte agli Dei. Durante la giornata si festeggerà dividendo il cibo, bevendo Chang, bevanda alcolica ricavata dall’orzo, e scambiandosi regali. Il secondo giorno dell’anno è dedicato alla visita a parenti ed amici, a cui si porta in dono Tsampa (farina d’orzo), e fiori fatti col burro di yak, in segno di augurio. Il terzo giorno si visiteranno i monasteri locali portando offerte, in particolare incensi che verranno bruciati durante le celebrazioni. Altra cosa importantissima che viene fatta il terzo giorno è l’appendere le nuove bandiere di preghiera, Lung Ta, sul tetto delle case, sulle cime delle montagne, sugli alti valichi, gettando anche Tsampa verso il cielo per chiedere pace e felicità nel nuovo anno appena iniziato.

Certo, non è il nostro capodanno, ma non credete forse che gli auguri siano sempre una buona cosa da farsi a vicenda?

E allora… FELICE LOSAR A TUTTI VOI!!!!!