Quando l’Himalaya si muove

L’Himalaya è una catena montuosa meravigliosa, geologicamente giovane, che continua a innalzarsi e periodicamente si assesta. Di fronte agli eventi naturali, possenti e incontrollabili come terremoti, frane e inondazioni, la gente che abita nelle vallate avverte la presenza di forze superiori e da secoli le ha impersonate in spiriti, folletti, demoni e mostri. Sono cosi nati personaggi come lo yeti e i ban jhakri – che hanno molto in comune con l’Uomo Selvatico delle vallate alpine.

In tale contesto le montagne sono sacre, spesso benefiche, talora colleriche, sempre misteriose, vissute e narrate dalla gente che vi abita attorno, le teme e le rispetta. Ecco quindi la presenza di oracoli e shamani – uomini e donne – che nella vita comune sono sacerdoti, contadini, pastori, portatori – e vi troviamo anche tante donne.

Per anni Tona ha vissuto con loro nelle vallate dell’Himalaya e ha raccolto le loro testimonianze. Ora ha conosciuto anche il Nepal del dopo terremoto, con il viaggio della figlia Hildegard e della nipote Yancen che vi si sono recentemente recate e hanno verificato la drammatica situazione.

Adesso ce la racconta, insieme alle tracce lasciate dai grandi maestri del Buddhismo che da una vallata all’altra si spostavano in volo, ci descrivono la trance di shamani e donne oracolo attraverso i quali le divinità comunicano con gli uomini,  guariscono i malati, predicono il futuro. Ci parla dei demoni e della demonessa annidati sotto l’Himalaya che, ad ogni movimento, grande o piccolo che sia, fanno tremare la terra.